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Come creare una siepe di Ortensie hydrangea

Avere una siepe di ortensie hydrangea è il sogno di chi ama i giardini dal sapore un po' retrò in stile cottage inglese.

In Villa Solatia, abbiamo una siepe di Ortensie che costeggia l'antico muro che porta all'Orangerie seicentesca.

La fioritura che inizia a giugno, è sempre un momento che ci riempie di orgoglio nel vedere come le infiorescenze fioriscono assumendo sfumature di colore sempre molto eleganti e a volte inaspettate.

In questo articolo, ti darò qualche consiglio su come creare una siepe, o angoli del tuo giardino con le diverse specie di questo meraviglioso fiore.

Ti parlerò anche della loro affascinante storia, del significato nel linguaggio dei fiori . Alla fine avrei anche tu voglia di utilizzarle per decorare la casa, quindi ti lasciamo qualche idee da realizzare o da ispirazione.


La maggior parte delle ortensie ha origine in Cina, Giappone e Corea, ne esistono però anche delle specie provenienti dall’America. In natura si trovano tantissime specie e ancora più numerose sono le varietà coltivate, in particolare nell’Asia orientale e sudorientale, nelle Americhe e in Europa, Francia, Germania e in Inghilterra.

Il nome botanico è Hydrangea, un vocabolo composto che al suo interno contiene la parola “acqua” in greco e questo, non tanto per il suo considerevole fabbisogno idrico, un esemplare grande può arrivare a bere circa 50 l di acqua al giorno, ma quanto perché le sue capsule seminali somigliano molto a delle coppette per l’acqua.


Per creare una siepe con queste piante, bisogna scegliere le varietà adatte e ci sono due tipologie idonee a tal uso e sono alcune ortensie da fattoria e le cosiddette ortensie a pannocchia.

Dalle prime nascono i noti fiori globulari mentre dalle seconde fioriscono lunghe pannocchie che possono essere alte fino a 30 cm.

Entrambe sono piante rustiche, perenni e fiorite, a seconda delle specie dall'estate all'autunno. Nella scelta della varietà è importante anche quanto alta dovrà essere la siepe perché le ortensie da fattoria arrivano ad un metro di altezza mentre quelle della pannocchia possono crescere fino a due.


Il nostro consiglio è quello di capire innanzitutto quale sia la loro destinazione d'uso: se servono per proteggere la privacy del proprio giardino oppure ripararlo da forti venti, allora bisogna privilegiare delle specie alte e folte; se invece si vuole creare un perimetro delineato sono sufficienti siepi più basse e larghe.


Un aspetto da considerare nella realizzazione della siepe, a prescindere dalla motivazione d’uso, è invece di piantare varietà diverse, in modo da avere una siepe piena di colori.

L’ortensia è una pianta che non ha bisogno di cure costose, è importante che sia ben innaffiata soprattutto durante la fioritura mentre per la concimazione è sufficiente applicare uno strato di compost in primavera o un concime organico-minerale per arbusti ornamentali.


I terreni ideali sono quelli a medio impasto, ricchi di materia organica e debolmente acidi. Per quanto riguarda il clima, le ortensie in natura vivono nei freschi e umidi sottoboschi di montagna ma, alle nostre latitudini, ben si adattano sia al sole, anche se devono essere posizionate in zone riparate dalla forte calura pomeridiana, che al freddo, resistono tranquillamente fino a una decina di gradi sotto lo zero.



Quante specie di ortensie esistono?

Al genere Hydrangea appartengono una ottantina di specie tra arbusti e rampicanti. Le ortensie sono dei grossi arbusti, a foglia caduca, dall’aspetto vigoroso che, con l’arrivo della bella stagione si riempiono di foglie dall’aspetto rugoso di colore verde che varia, nelle diverse specie, dalle tonalità più chiare a quelle più scure.


Una pianta, se lasciata crescere, riesce a raggiungere anche i due metri di altezza, anche se solitamente le dimensioni rimangono più contenute.

Se non potate eccessivamente, le ortensie assumono in natura una forma che ricorda quella di una sfera, ideale per dare un'idea di morbidezza alle bordure dei piccoli sentieri o anche per creare delle siepi informali lungo i viali.

La fioritura esplode con l’arrivo dei primi caldi, comincia dalla primavera inoltrata e prosegue per tutta l’estate.

Le infiorescenze hanno una forma tondeggiante e sono costituite da una miriade di piccoli fiori, che nelle cultivar sono di norma sterili.


La maggior parte delle ortensie è di origine asiatica ma ne esistono anche di origine americana come l’Hydrangea quercifolia e l’Hydrangea arborescens che sono native delle foreste dei monti Appalachi mentre la specie sempreverde Hydrangea integerrima è cilena.

L’Hydrangea macrophylla è tra le diverse varietà quella più conosciuta: originaria di Cina e Giappone, può raggiungere i 2 metri di altezza. Le foglie sono verdi e presentano bordi seghettati che in autunno tendono ad assumere tonalità arancioni e rossastre mentre le infiorescenze sono rappresentate da corimbi abbastanza grandi e di forma globosa.

Il colore, che non è una proprietà intrinseca dell’ortensia ma dipende esclusivamente dall'acidità e dalle sostanze disciolte nel terreno, può variare dal bianco al rosa o addirittura al blu.

Le varie tipologie di ortensie si dividono in:

  • Ortensie classiche già in fiore che sono l’ideale anche per chi deve fare un regalo e si ottengono grazie a speciali tecniche di coltivazione in serra. Non devono essere esposte al sole né in appartamento, dove la loro durata è breve. Il loro luogo perfetto è all’aperto, posizionate all’ombra e con elevata umidità ambientale. Le ortensie che si comprano in primavera già fiorite non rifioriranno in estate, lo faranno direttamente l’anno successivo, solitamente tra maggio e luglio. Devono essere rinvasate in dei contenitori più grandi e profondi. Si presentano con dei fiori globosi classici oppure nella varietà Lacecap, la cui caratteristica principale è che i fiori sterili, costituiti da quattro grosse brattee, sono posizionati ai margini dell’infiorescenza, mentre i piccoli fiori fertili sono concentrati verso l’interno. Sono una varietà di grande bellezza, il cui aspetto leggero le rende piante ideali da associare, per contrasto, alla pienezza dei fiori delle peonie.

  • Ortensie da vivaio sono piante molto robuste, vengono proposte in vasi vivaistici e sono disponibili tutto l’anno, anche nel periodo del riposo invernale, e richiedono il trapianto in contenitori grandi o in terra. Sono in fiore solo nel periodo in cui la fioritura avviene naturalmente, in base alle varietà: in genere fine primavera ed inizio estate. Alcune specie e varietà fioriscono a metà o fine estate e fino all’autunno.

  • Ortensie da collezione: si tratta di specie e varietà particolari come l’ortensia quercifolia o l’ortensia villosa, ideali per chi dispone di terrazzi e giardini con condizioni ambientali adatte. Alcune di queste specie, come la Hydrangea quercifolia, sono di grandi dimensioni e non sono adatte ad essere messe in vaso.

  • Ortensie rampicanti trovano il loro habitat ideale nelle pareti esposte a Nord, ombrose e umide. Vanno bene per essere coltivate anche in terrazzo a condizione che siano piantate in un vaso molto ampio e profondo; hanno una vita lunga e fioriscono a inizio estate con dei bei fiori bianchi.

Tra le varie specie, le più diffuse in giardino sono:

  • l’ortensia quercifolia che ha una forma lobata, è verde scuro durante la stagione vegetativa per poi arrivare a colori più accesi come bianco, rosso o rosa,

  • l’ortensia liscia o anche detta “Annabelle” o ortensia selvatica e che è la più robusta rispetto alle altre in quanto riesce a resistere anche alla pioggia invernale,

  • l’ortensia paniculata che, anche se poco diffusa è una delle specie più belle, è molto robusta e fiorisce con facilità. Ha bisogno di un’esposizione moderata al sole e di essere irrigata costantemente

  • l’ortensia anomala che viene utilizzata per lo più da chi non ha a disposizione un ambiente abbastanza soleggiato, infatti cresce bene soprattutto all’ombra.





La storia delle Ortensie

La storia delle ortensie ha origini molto antiche, visto che si sono trovate tracce fossili già in era terziaria. Originaria dell’Asia e in particolar modo dell’Himalaya, venne coltivata in Cina fin dai tempi della dinastia Ming nei giardini della regione di Jiangnan, ad Ovest di Shanghai e venne introdotta nei paesi europei quasi contemporaneamente, intorno alla metà del XVIII° secolo quando, come narra la leggenda, il noto esploratore botanico francese, Philibert Commerson, la importò dopo un’importante spedizione naturalista in territorio asiatico.


Le diede il nome di ortensia come omaggio alla sua compagna di viaggio ed amante, Hortense Barrè, che lo accompagnò in questa spedizione vestita da uomo. Questa pianta era già presente e molto popolare nei giardini giapponesi nel XVII° secolo ma, visto che le frontiere di questo Paese erano state chiuse dal 1639 al 1856, l'accesso alle sue varietà era praticamente impossibile ed è solo grazie alle incursioni di alcuni "cacciatori di piante" europei che vennero trafugate e fatte conoscere al mondo.

Una pianta così nobile non può non avere dei significati altrettanto speciali: uno di questi vuole che venga regalata come pegno d’amore o come simbolo di un nuovo amore nascente.

Secondo poi una leggenda giapponese l’Ortensia viene associata ad emozioni sincere e di gratitudine per la comprensione e di scuse, come avvenne per l’imperatore giapponese quando le porse alla famiglia della ragazza che amava per averla trascurata.


Nell’antichità è stata anche sinonimo di oblio e dimenticanza, con le sue radici infatti venivano preparati degli infusi e dei decotti che si servivano durante i matrimoni e i funerali.

Nel corso dei secoli l’ortensia venne anche scelta da molte famiglie nobili come emblema del loro distacco dal 'volgarissimo popolo', pensiamo per esempio ai Bonaparte che ne fecero il marchio della loro casata.

Oggi questa pianta ha assunto altri significati simbolici ed è entrata in molte credenze popolari: secondo alcuni è una pianta che simboleggia sentimenti di vanità e sbruffoneria, forse per l’abbondanza dei suoi petali e della sua forma sfarzosa e arrotondata oppure perché, come ci dice il significato letterale della radice del suo nome, 'stare nell'orto', l'ortensia sembra voglia rivendicare il diritto acquisito di essere la regina del giardino.


Secondo una credenza cinese invece l’ortensia è sinonimo di solitudine dovuta a matrimoni mancati o a vedovanza e quindi porta sfortuna regalarla.

Un altra diceria sull’ortensia è che non va regalata alla persona che si ama perché indica il distacco e l'abbandono. Quest’altro significato negativo è connesso proprio a colui che portò per la prima volta in Europa questo fiore: Philibert Commerson infatti si era innamorato di una donna, Hortense, che, però, era sposata con un suo caro amico, quindi non libera di poter ricambiare i suoi sentimenti e da cui si voleva allontanare per non soffrire.

Per molte altre credenze invece il significato dell’ortensia ha un’accezione positiva e continua ad essere collegato a quello che ebbe in Giappone e viene vista come il simbolo del 4° anno di matrimonio.

Per un uomo poi regalare questo fiore assume una connotazione diversa a seconda del colore:


  • Ortensia bianca indica la nascita dell’amore e sta a significare che tutti i pensieri sono rivolti alla persona amata,

  • quella blu si regala ad un’amante capricciosa per cui però si prova un amore ardente e profondo,

  • quella rosa o rossa assume, invece, il significato dell’unicità dell’amore e l’invito a consumarlo.

Accanto al nome ortensia c’è anche la denominazione latina Hydrangea che secondo una leggenda, oltre al significato di cui abbiamo parlato all’inizio, deriverebbe da Idra, il mostro della mitologia greca che veniva raffigurato con nove teste di serpente e che gli antichi reputavano di essere molto simile al fiore dell'ortensia con quella sua caratteristica corolla, piena di una miriade di petali che ricordano appunto la testa dell'Idra.


Idee per decorare la casa con le Ortensie

Per decorare gli interni di una casa non c’è niente di meglio che utilizzare le ortensie che per definizione vengono considerate piante ornamentali eleganti e romantiche. Sono molto adatte ad abbellire un’abitazione perché, anche con un fiore reciso, le ortensie resistono per molto tempo; lo stesso vale anche per i loro colori e sfumature, che vanno dal bianco al viola intenso, passando per quelle più delicate di lilla, rosa e azzurro, che rimangono meravigliosamente vivi.


E’ una pianta che si presta ad essere coltivata anche in balcone o in terrazzo, scegliendo le zone più riparate dal sole e dal vento e creando una buona umidità ambientale: una generosa annaffiatura su foglie e fiori di sera, anche tutti i giorni, le manterrà sane e belle.

Se invece le vuoi utilizzare per decorare gli interni, potrai utilizzare in autunno i fiori recisi ed essiccati mentre di quelli freschi ne potrai usufruire tutto l’anno.

Le ortensie essiccate per esempio possono essere utilizzate anche per creare delle ghirlande fai da te e decorare la porta d’ingresso o gli interni: le puoi scegliere di uno stesso colore oppure di tonalità diverse, per un effetto più brillante ed originale.

Se invece sei un amante dei fiori freschi, qualsiasi contenitore è perfetto per contenerli: per esempio, chi è appassionato del genere country, li può mettere all’interno di cassette di legno o nei cesti in vimini.

Queste composizioni floreali possono essere sistemate a terra, per decorare l’ingresso, sui complementi d’arredo oppure come centrotavola tutto l’anno.

Se invece sei amante del vintage, allora puoi sistemarle in secchi di metallo oppure in contenitori come caraffe, tazze e teiere di porcellana o in brocche decorate.

Puoi decidere di metterle anche in bagno o in camera da letto, senza una collocazione precisa, le ortensie faranno la loro bella figura un po' dappertutto.

Se vuoi un effetto più elegante e ricercato, potresti sistemare i fiori all’interno di un vaso di vetro trasparente oppure, per decorare il tavolino del salotto, collocarli su un piatto color argento o oro.


Se invece vuoi abbellire un bagno in stile provenzale, puoi mettere le ortensie fresche in una brocca, sopra ad uno sgabello di legno dall’aspetto vissuto.

In camera da letto, per abbellire il comodino, puoi scegliere invece un bel vaso dai colori brillanti, dove inserire ortensie dello stesso colore. Come dicevamo, l’ortensia è un fiore molto romantico quindi molto adatto come centrotavola per una cena a lume di candela, mi raccomando dello stesso colore dei fiori: per avere un effetto suggestivo, basterà mettere dei petali di ortensia a galleggiare in una zuppiera piena d’acqua, altrimenti sarà sufficiente comprare dal fiorista una spugna dove inserire i gambi dei fiori, tagliati tutti della stessa misura. Se infine hai ospiti il centrotavola potrebbe essere un barattolo di vetro dove inserire i tuoi petali di ortensia.





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