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Paola Sartori

A cena nell'Antico Egitto: 25 febbraio in Villa Solatia

Aggiornamento: 17 feb 2023

A cena nell'Antico Egitto è l'evento organizzato da Villa Solatia in occasione della mostra "I creatori dell'Egitto eterno" presso la Basilica Palladiana di Vicenza.

Susanna Moser, egittologa dell'Institute for Mediterranean and Oriental Cultures of the Polish Academy of Sciences di Varsavia, sabato 25 febbraio accompagnerà gli ospiti di Villa Solatia in un percorso alla scoperta del villaggio di Deir el-Medina, uno dei pochi esempi di insediamento civile dell'antico Egitto interamente sopravvissuto.


Questo complesso di abitazioni relativamente piccolo ospitava una comunità privilegiata di lavoratori altamente specializzati che avevano il privilegio e l'onere di costruire e decorare le tombe dei sovrani della XVIII, XIX e XX dinastia nella Valle dei Re, tra cui i famosi Tutankhamon, Sethi I e Ramesse II.

La conferenza illustrerà non solo la posizione e l'organizzazione certosina del villaggio, con le case e i luoghi di culto, la vita che quotidianamente vi si svolgeva, ma anche l'organizzazione del lavoro nella necropoli dei faraoni: dal modo di scavare la tomba e di decorare le pareti, ai conteggi degli attrezzi utilizzati e al registro delle presenze, dove si giustifica l'assenza degli operai, magari per il morso di uno scorpione o per… divergenze familiari.


Insomma, anche grazie al ricco apparato decorativo delle tombe di questi operai, che per la sensibilità moderna sarebbe più giusto chiamare artisti, si cercherà di ridare vita a questo caso unico nell'antichità e di fornire una utile introduzione per chi voglia poi visitare la mostra in Basilica.

A conclusione della serata, per sentirsi ancora più vicini a questa comunità operaia, la cena presso ila Trattoria " Molin Vecio" permetterà di assaggiare piatti preparati con ingredienti effettivamente utilizzati dagli antichi egizi.

Durante questo pasto "archeologico", Susanna Moser racconterà qualcosa di più sui cibi egizi e sulla loro modalità di preparazione e di consumo, per immergersi completamente nell'atmosfera della terra dei faraoni.

Il giorno seguente, domenica 26 alle ore 12:30, ci sarà la possibilità, per un gruppo ristretto di persone (max 20 presenze), di visitare la mostra "I creatori dell'Egitto eterno" ancora una volta accompagnati dall'egittologa, che illustrerà le particolarità dei reperti esposti.


La cucina al tempo dell'Antico Egitto: menù dell'evento

Le ricette non pervenute in quanto tali sono state estrapolate utilizzando alcuni criteri, prima di tutto quello del "filologicamente accettabile" che ha permesso di proporre piatti basati sui dati materiali, epigrafici e documenti relativi alle abitudini alimentari all'epoca dei faraoni.

La strada intrapresa nel ricostruire ricette ipoteticamente usate da una antica civiltà è stata possibile grazie alle famose tavolette di argilla risalenti al 1750 a.C che contengono circa una quarantina di preparazioni culinarie. Ogni ricette ha il nome del piatto con l'ingrediente principale, il condimento e la modalità di cottura.


Con l'arrivo del Nuovo Regno e la conseguente espansione territoriale nell'antico Egitto si sviluppa una vera e proprio cucina internazionale. Vengono introdotti nuovi ingredienti provenienti da paesi lontani come le spezie.

Un altro criterio usato è partire dalla cucina attuale del luogo e verificare in cambiamenti forti ricercando a ritroso il particolare ingrediente...come le lenticchie, con le quali viene realizzata una zuppa che troviamo descritta anche nella Bibbia ( il famoso episodio delle primogenitura barattata per una zuppa di lenticchie).

Di questo e molto altro, parleremo a cena presso il Molin Vecio con Susanna Moser assaporando le seguenti ricette antiche rivisitate in chiave moderna:

  • Zuppa di lenticchie (La domesticazione della lenticchia è attestata nella zona del Vicino Oriente sin dalle prime fasi del Neolitico. Come altri legumi (pisello, cece, cicerchia) la lenticchia fu una delle specie da raccolto maggiormente diffuse. Le lenticchie venivano usate in diversi modi, ma compaiono frequentemente nelle zuppe.

  • Lasagne di pane ( Nell’antico Egitto, la carne, soprattutto quella rossa, veniva consumata spesso bollita accompagnata a verdure, o usata per la preparazione di pasticci e polpette. Ancora oggi nelle campagne egiziane si può assaggiare un pasticcio di carne cotto, in teglie di terracotta, a temperatura media per più di un’ora, dove strati di sottili sfoglie di pane, verdure e carne stufata vengono alternati e insaporiti con cumino. )

  • Stufato di maiale ( Sul consumo della carne di maiale non dovremmo avere più dubbi. Sull’esistenza di pentole tipiche per bollire la carne neanche, quindi, ora realizziamo un bello stufato di carne suina. )

  • Frittelle del Faraone ( il Faraone goloso è Ramses III, che si è fatto rappresentare, all’interno della sua sepoltura, tutte le fasi di preparazioni di quello che, senza dubbio, era e sarebbe stato il suo dolce preferito. )










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