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Non c'è niente fuori da Verona

CITTà, MUSEO, CAPOLAVORI, UNESCO, CASTELLO

VERONA

Distanza da Villa Solatia

63.2

chilometri

Durata consigliata escursione

Almeno 1 giornata

Verona ha origini antichissime, Colonia romana dal I° secolo a.C., periodo in cui furono fatte fognature, strade e mura, come è inciso sulla Porta dei Leoni celebrazione dei magistrati che seguirono i lavori.

Convertita al Cristianesimo, passò dalla dominazione degli Ostrogoti, sotto cui furono realizzati acquedotti, terme, palazzi a quella dei Longobardi e infine dei Franchi durante il quale divenne capitale del Regno d’Italia.

Con la fine del periodo imperiale, fu fondato, nei primi anni del XII° secolo, il libero Comune e la città cominciò ad ingrandirsi con l'edificazione di nuove costruzioni civili e religiose.

Nel 1263 per 120 anni fu dominata dagli Scaligeri anni di grande prosperità e fermento culturale. Sotto la dominazione scaligera furono realizzati castelli, chiese, palazzi e la città ospitò importanti artisti dell'epoca, tra cui Giotto, Dante e Petrarca.

Dopo gli Scaligeri, Verona entrò a far parte della Repubblica della Serenissima e vi rimase per 4 secoli, fino a quando l’esercito di Napoleone conquistò la città.

Nell’ottobre del 1797, il Veneto passò sotto il dominio degli Austriaci, che proseguì per settant'anni sino al 1866, in cui Verona entrò a far parte del Regno Italico.

Durante la seconda guerra mondiale, Verona fu una della città italiane più colpite sia dai bombardamenti aerei degli alleati sia dalla pazzia dei nazisti che fecero saltare in aria gli splendidi ponti sull'Adige.
Oggi Verona è una meta turistica molto apprezzata perché in lei convivono le anime delle diverse culture alla quale è appartenuta.

L'ARENA E PIAZZA BRA

Se Verona viene definita la piccola Roma, l’Arena è sicuramente il piccolo Colosseo. Non si hanno notizie certe sulla data della sua costruzione, ma sembra sia stata edificata tra la fine dell’età augustea e l'inizio del regno di Claudio.
La cosa certa è che fu costruita prima del Colosseo.
L’Arena è il terzo anfiteatro più grande in Italia. Nonostante i lavori di restauro operati nel Cinquecento, oggi ne rimane solo un’ala che però ci dà il senso di quanto imponente fosse in origine. Si trova nel centro storico di Verona, più precisamente in Piazza Bra o come viene chiamata dai veronesi La Brà, dal tedesco "breit" largo.

È la piazza più grande della città e grazie all'ampio marciapiede davanti ai colorati palazzi di epoca veneziana, è diventata il luogo di passeggio preferito dei veronesi. La Brà, non può essere considerata un esempio tipico di piazza italiana, è solo un ampio spazio chiuso da edifici e costruzioni disomogenee che si sono venute a formare tra la vecchia cinta muraria romana e le nuove fortificazioni di epoca comunale.
La particolarità sta nel fatto che ogni suo lato è caratterizzato da un'architettura o da una serie di edifici di particolare importanza: a nord l'Area, ad ovest palazzi di epoca veneziana edificati tra il Quattrocento e il Settecento, a sud si trova la Gran Guardia, iniziata dai veneziani e terminata dagli austriaci e infine ad est c’è la Gran Guardia Nuova, costruita nell’Ottocento e meglio conosciuta come Palazzo Barbieri.

PIAZZA DEI SIGNORI

Piazza dei Signori, chiamata anche Piazza Dante per la statua del sommo poeta posta al centro. Fu eretta nel 1865, sfidando la censura austriaca, in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della nascita del poeta, che presso la corte di Cangrande trovò il suo primo rifugio dopo l’esilio da Firenze.

Piazza dei Signori fu costruita dagli Scaligeri che volevano che questa piazza diventasse il simbolo del potere della città, diventandone sede della vita politica e amministrativa.
Tutti gli edifici della piazza sono collegati tra loro da portici e arcate, quasi a creare una specie di corte interna.
Passando dall’Arco della Costa, a sinistra possiamo ammirare la facciata della Domus Nova, sede prima del podestà e poi, dal XV° secolo, abitazione dei giudici veneziani.
Proseguendo troviamo la rinascimentale Loggia del Consiglio, detta loggia di fra' Giocondo e voluta dal Comune per le riunioni del Patrio Consiglio.

A fianco c’è il Palazzo del Podestà, costruito dagli Scaligeri, in mattoni e con la caratteristica merlatura ghibellina, a voler ricordare una fortezza ed a cui i veneziani aggiunsero nel 1404 il Leone di San Marco.

Gli altri edifici che si affacciano sulla piazza sono il Palazzo del Cansignorio dalla caratteristica torre angolare che domina la piazza, collegata da un arco al Palazzo della Ragione o del Comune con la sua architettura romanica a strisce di tufo e mattoni e la Torre Lamberti, che ne fa ancora oggi l'edificio più alto di Verona.
A lato del Palazzo del Cansignorio si trova infine la piccola e romanica Chiesa di Santa Maria Antica, nata come cappella privata degli Scaligeri, nel cui cortile si innalza un suggestivo complesso funerario, esempio di scultura gotica in Italia.

SAN ZENO

La Basilica di San Zeno è senza dubbio una delle più importanti espressioni dell’architettura romanico-lombarda in Italia. Originariamente era una piccola chiesa costruita sulla tomba di San Zeno ma nel IX° secolo l’edificio venne riedificato per volere del vescovo e del re d'Italia Pipino che non sopportavano che il corpo del santo patrono riposasse in una chiesa così misera.
Con l’invasione degli Ungari, la chiesa subì moltissimi danni e quindi il vescovo Raterio nel 967 ne decise una nuova costruzione, ottenendo i fondi dall’imperatore tedesco Ottone I°.
I lavori, però, vennero rallentati dal terremoto che sconvolse Verona nel 1117 e solo nel 1138 gran parte di quella che è la chiesa attuale fu completata.
La Basilica, che ispirò nel corso dei secoli molti poeti come Dante, Carducci e D’Annunzio, contiene tantissime opere d’arte, tra cui spicca quella che viene considerata come la prima pala rinascimentale dipinta in Italia settentrionale datata 1456-1459, di Andrea Mantegna e custodita sull’altare maggiore della basilica.

Nella cripta, dal 921 è custodito il corpo del santo, in un sarcofago a vista e con il volto coperto da una maschera d’argento.
A fianco della basilica, svetta l'alto campanile che risale al 1045 e ospita 6 campane di cui una ottagonale, che risale ai secoli VIII-X ed è una delle più antiche campane esistenti.
Sulla facciata della Basilica spicca il meraviglioso rosone, detto anche “ruota della fortuna”, il portale bronzeo e il protiro del XII sec.

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